Monday, August 2, 2010

Neil Jendon "Male Fantasies" Audiodrome.it Review

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Siccome ho indagato sul personaggio, appare scontato che non conviene iniziare a parlar di lui con questa cassetta in edizione limitata, nella quale si trovano due pezzi da venti minuti ciascuno.

Neil Jendon, infatti, è passato per gli Zelienople e molti altri gruppi, inoltre ha di recente pubblicato un cd per la Bloodlust!, non in mio possesso. Insomma, meriterebbe ben altro approfondimento. Queste cento cassette escono per l’etichetta della band Locrian, quindi, più che essere il modo esaustivo per capire Jendon, rivelano in primis come il duo chicagoano si interessi a suoni vintage di synth, ampiamente presenti anche nei suoi dischi. Qui, per l’appunto, Neil – a giudicare dalle foto in giro per la rete – si impiglia in una miriade di cavi e gira un po’ di manopole per poter stratificare una serie di drone che fanno sembrare Male Fantasy – a seconda dei momenti – una nastro new age deteriorato, un disco di musica cosmica perduto o un Tim Hecker apocrifo. È evidente che chi si sta appassionando al recupero di certe sonorità (sono anni di revival kraut) debba segnarsi il nome di Neil, specie se curioso di questo approccio passatista all’elettronica da parte di gente con un piede o due nel “rumore”.

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and a bad translation here:

As I investigated the character, it goes without saying that should not begin to speak of him with this limited edition box in which there are two pieces of twenty minutes each.

Neil Jendon, infatti, è passato per gli Zelienople e molti altri gruppi, inoltre ha di recente pubblicato un cd per la Bloodlust!, non in mio possesso. Neil Jendon, in fact, went to Zelienople and many other groups also recently published a CD on Bloodlust! Not in my possession. Insomma, meriterebbe ben altro approfondimento. In short, deserves much more study. Queste cento cassette escono per l'etichetta della band Locrian, quindi, più che essere il modo esaustivo per capire Jendon, rivelano in primis come il duo chicagoano si interessi a suoni vintage di synth, ampiamente presenti anche nei suoi dischi. These one hundred boxes of the band leaving the label, Locrian, then, rather than being a comprehensive way to understand Jendon reveal primarily as the duo Chicago interests in vintage synth sounds, also widely present in his records. Qui, per l'appunto, Neil – a giudicare dalle foto in giro per la rete – si impiglia in una miriade di cavi e gira un po' di manopole per poter stratificare una serie di drone che fanno sembrare Male Fantasy – a seconda dei momenti – una nastro new age deteriorato, un disco di musica cosmica perduto o un Tim Hecker apocrifo. È evidente che chi si sta appassionando al recupero di certe sonorità (sono anni di revival kraut) debba segnarsi il nome di Neil, specie se curioso di questo approccio passatista all'elettronica da parte di gente con un piede o due nel “rumore”. Here, precisely, Neil - judging by the photos around the net - gets entangled in a myriad of cables and turn a bit 'of knobs to settle a series of drone that makes it look bad Fantasy - depending on the moments - a New Age tape deteriorated, a disk of cosmic music lost or Tim Hecker apocryphal. It is clear that whoever is taking the recovery of certain sounds (for years of revival kraut) should write down the name of Neil, especially curious about this traditionalist approach to electronics from people with a foot or two in the "noise".